CONCORSI SCUOLA: IL MIUR SVELA LE DATE PER BANDI E ASSUNZIONI
Concorsi scuola: in arrivo due bandi per l’assunzione di 50.000 insegnanti di ruolo. Solo per le graduatorie di merito del concorso straordinario, però, le assunzioni partiranno già dall’a.s.2020-2021.
Concorsi pubblici per la scuola: ci sono nuove notizie su alcuni dei bandi più attesi da coloro che vorrebbero diventare insegnanti di ruolo. Non si tratta di indiscrezioni, bensì di notizie ufficiali dal momento che è stato proprio il Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, a parlare dei prossimi concorsi scuola svelando le date di uscita del bando e quelle di valenza delle nuove graduatorie di merito.
Come noto, il Miur ha in programma due diversi concorsi per insegnanti della scuola secondaria di I e II grado (ai quali ne seguirà uno, ormai prossimo, per la scuola dell’infanzia e primaria) per il reclutamento complessivo di circa 50.000 insegnanti di ruolo.
CI SARÀ UN CONCORSO STRAORDINARIO, riservato ai docenti che hanno già maturato tre anni di servizio (negli ultimi otto) come supplenti, al quale si aggiunge un concorso ordinario aperto a tutti coloro che hanno conseguito una laurea valida ai fini dell’iscrizione ad una classe di concorso (oltre ai 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche).
L’intenzione è che i due concorsi vengano banditi in contemporanea, ma in queste ultime ore è intervenuto il Ministro dell’Istruzione per fare chiarezza su questa notizia.
Come riportato dal Ministro Fioramonti – che ha risposto ai giornalisti a margine di un convegno all’Università LUISS di Roma – infatti, verrà data la precedenza (almeno nello svolgimento) al concorso scuola straordinario, così da permettere l’utilizzo delle relative graduatorie di merito già per il prossimo anno scolastico.
Concorso Scuola straordinario, bando in uscita: ecco quando
Le intenzioni del MIUR erano quelle di pubblicare il bando per il concorso scuola straordinario già nel mese di novembre 2019; tuttavia i ritardi nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto salvaprecari (nel quale è disciplinata questa selezione) hanno comportato uno slittamento dei tempi.
Messi da parte i ritardi, con la firma del Presidente della Repubblica che è arrivata la scorsa settimana, il MIUR è pronto a proseguire l’iter che porterà alla definizione del bando del concorso straordinario; l’obiettivo – dichiarato da Fioramonti – è di avere già per l’anno scolastico 2020-2021 circa 24.000 docenti di ruolo da poter inserire nelle scuole.
Ecco perché il bando di concorso sarà pubblicato “nei primi mesi del 2020”, così che tutte le procedure necessarie alla definizione delle graduatorie di merito possano essere completate in tempo per il 1° settembre 2020.
Ecco perché il bando di concorso sarà pubblicato “nei primi mesi del 2020”, così che tutte le procedure necessarie alla definizione delle graduatorie di merito possano essere completate in tempo per il 1° settembre 2020.
CONCORSO SCUOLA ORDINARIO: BANDO IN CONTEMPORANEA, MA ASSUNZIONI RIMANDATE
Concorso Scuola ordinario: bando in contemporanea, ma assunzioni rimandate
Per quanto riguarda il concorso scuola ordinario bisogna fare delle considerazioni aggiuntive.
Nel dettaglio, il Ministro Fioramonti ha confermato che il bando verrà pubblicato in contemporanea con quello del concorso straordinario, ma allo stesso tempo ha spiegato che le graduatorie di merito in questo caso non potranno essere utilizzate per le immissioni di ruolo per l’a.s. 2020-2021, ma solo per l’anno successivo.
Questo perché il concorso ordinario oltre a prevedere una serie di prove aggiuntive riguarderà anche una platea più ampia di beneficiari.
Quindi, per queste altre 24.000 assunzioni in ruolo bisognerà attendere più tempo; ricordiamo, infatti, che questo sarà il primo concorso ordinario dopo tanti anni a non prevedere l’abilitazione all’insegnamento come requisito fondamentale ai fini della partecipazione.
Ciò dovrebbe portare inevitabilmente ad un allargamento della platea degli aspiranti al ruolo, con i tempi del concorso che si preannunciano piuttosto lunghi.
Fonte: money.it